I finalisti del Gioco di Ruolo dell’Anno 2020
I finalisti per il gioco di ruolo dell’anno 2020 sono stati scelti! Chi vincerà?
La società organizzatrice di Lucca Comics & Games insieme alla Giuria del Gioco di Ruolo dell’Anno ha annunciato i finalisti tra i 22 manuali in concorso da 14 editori lo scorso 08 ottobre.
I giochi in concorso sono i seguenti: 24 GAME POEMS +2, Blades in the dark, Burning Opera, Dialect, Evolution Pulse Rinascita, Flotsam, Four against darkness - Edizione italiana, Infinite Minutes, Kaiser 1451, L’ultima bomba, Lex Arcana, Never Tell me The Odds, Not the End, Pathfinder seconda edizione, Ryuutama, Shattered Tower, Sigmata - The signal that kills fascists, Spire - La città deve cadere, Star Crossed, Uno sguardo nel buio, Vulcania, Worlds in Peril.
Ed ecco i finalisti in ordine alfabetico:
BLADES IN THE DARK di John Harper - GrumpyBear / Pendragon Game Studio, Evil Hat Productions
LEX ARCANA di Leo Colovini, Dario De Toffoli, Marco Maggi e Francesco Nepitello - Need Games - Asmodee, Quality Games
NOT THE END di Claudio Pustorino - MS Edizioni, Fumble srls
RYUUTAMA di Atsuhiro Okada - Isola Illyon Edizioni, Kotodama Heavy Industries
SPIRE - LA CITTÀ DEVE CADERE di Grant Howitt, Christopher Taylor - Isola Illyon Edizioni, Rowan, Rook and Decard
Personalmente, tra i candidati ci sarebbe piaciuto vedere anche Evolution Pulse Rinascita, Pathfinder seconda edizione e Sigmata - The signal that kills fascists. Ma veniamo al dunque.
Il premio di Gioco di Ruolo dell’Anno mette in evidenza i giochi di ruolo più promettenti sullo scenario italiano, consentendo al pubblico di venire a conoscenza di opere che donano esperienze di gioco alternative, emozionanti e di apprendere nuovi meccanismi di gioco adatti ad ambientazioni al di fuori dalla norma.
I giochi vincitori non sono i migliori in assoluto, tuttavia risultano quelli che una giuria di esperti ritengono migliori per la facilità di creazione dei personaggi, la capacità del sistema di gioco di spingere al role-playing, la semplicità per il game-master (ove presente) di preparare e condurre la sessione di gioco e l’aderenza del sistema di gioco all’ambientazione. Perciò, risultano ottimali anche per coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo dei giochi di ruolo.
Per quanto riguarda i giochi finalisti - possediamo una copia di Blades in the Dark, Lex Arcana, Ryuutama, Spire - La città deve cadere - ammettiamo che riflettono le nostre aspettative, con qualche eccezione.
Blades in the Dark ha un’ambientazione cupa e con un flavour a metà tra il post-apocalittico e il vittoriano. I personaggi fanno parte di bande criminali che si muovono all’interno delle città fiorenti, ma che mostrano già i segni della decadenza, protette da barriere elettrificate, mantenute attive grazie alla caccia di immensi leviatani in mare. Il mondo è flagellato da entità soprannaturali: l’esistenza delle città si staglia in uno scenario in cui risultano prevalenti le lande desolate, infestate da fantasmi risvegliati dopo un evento apocalittico. Per questo, le bande cercano di contendersi il dominio sulle città, in linea con le aspirazioni della banda, e di accaparrarsi le migliori risorse a disposizione. Di questo gioco abbiamo apprezzato molto sia l’ambientazione che lo stile di gameplay relativo alla gestione della banda criminale. Secondo noi potrà piacere agli amanti di Dishonored e di Final Fantasy - Spirit Within.
Lex Arcana è il remake di un gioco degli anni ‘90, di cui viene presentata una nuova edizione. Siamo fan dei giochi di investigazione, per cui non potevamo fare a meno che apprezzare la Cohors Auxiliaria Arcana, dedita a scoprire e combattere minacce soprannaturali per conto dell’Imperatore in un quinto secolo d.c. alternativo. Il setting ci ricorda molto quello di Cthulhu Invictus, un prodotto straniero che però non si sofferma come Lex Arcana ad approfondire i dettagli dell’antica romanità, uno dei punti forti di questo prodotto. Il sistema regolistico è stato ribilanciato e snellito, per facilitare anche le campagne lunghe.
Ryuutama è un gioco pubblicato in Giappone nel 2007 e portato in Italia da Isola Illyon. I personaggi interpretati dai giocatori sono persone comuni che intraprendono un lungo viaggio che cambierà per sempre le loro vite. A vegliare sui loro passi ci sono dei Ryuujin, misteriosi draghi dalle sembianze umane controllati dal game master, tra cui, ad esempio, quello rosso che raccoglie le storie dei combattimenti, quello azzurro che tira le fila delle interazioni sociali e quello verde che rappresenta l’esplorazione. Quello che ci ha colpito di più è la possibilità per il master e i giocatori di selezionare assieme il tipo di ”viaggio” da giocare, creando il mondo esplorando il mondo, senza doverlo decidere in precedenza.
Spire - La città deve cadere è rivolto a chi vuole giocare una classe sociale reietta in questo fantasy punk, ovvero gli elfi oscuri. I drow sono infatti in fondo alla scala sociale di una città-torre, Spire, di cui erano i padroni prima della conquista da parte degli Aelfir, gli alti elfi. Ma ora le cose stanno cambiando e le braci della rivolta iniziano a divampare. Il sistema è molto semplice e leggero, adatto a lasciare spazio alla narrazione. Ci ha ricordato le atmosfere di Of Orcs and men, in cui le razze di orchi e goblin rese schiave si ribellano contro l’oppressione dell’impero umano.
Not The End merita una menzione a parte. Benché non abbiamo ancora messo mano sul gioco, anticipiamo che si tratta di una produzione italiana che lascia a giocatori e master piena libertà sulla scelta del background in cui ambientare la propria avventura. Il sistema di gioco scelto è innovativo e utilizza token estratti a caso da un sacchetto, invece dei classici dadi.
Date le vittorie degli anni scorsi, ad esempio si pensi a quella di Household del 2019, di Lovecraftesque del 2018 e di 7th Sea del 2017, quest’anno tifiamo per Lex Arcana e Ryuutama, il primo per l’intramontabile fascino della romanità e il secondo per la forte originalità dello stile di gioco.
Tu su chi scommetteresti per la vittoria?
Quale gioco tra quelli finalisti ti ha fatto emozionare di più?
C’è qualche gioco tra quelli candidati che ti piacerebbe che approfondissimo di più? Scrivici!
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