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Che cos’è la Regola Zero?

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Conosci la regola zero?

Innanzitutto, bisogna capire cosa viene comunemente inteso con questa espressione. La regola zero è una regola implicita o esplicita nei regolamenti dei giochi di ruolo relativa al master: egli è il giudice ultimo nel dirimere le discussioni che possono sorgere durante il gioco, anche riferite alle regole stesse.

Se un giocatore vuole sfruttare le sue conoscenze personali specifiche o i bug delle meccaniche per giustificare azioni di gioco, cosa accade?

Ecco che interviene la regola Zero, che asserisce che il master ha l’ultima parola su quello che può fare un giocatore o no durante la sessione. Il modo più brutale in cui viene affermata questa regola è: “il master ha sempre ragione”. 

Solitamente, i giocatori stessi agiscono con rispetto nei confronti degli altri membri del gruppo e del master, a cui si affidano completamente o in parte come ad una “guida”. I casi in cui questo non accade possono essere forieri di una crisi di gioco e di gruppo che va prevenuta con le dovute precauzioni, soprattutto dalla persona che osserva e gestisce le dinamiche in atto, che è il master, appunto.

Quali sono le criticità di questa regola?

Come nelle più classiche logiche di potere, chi ne abusa rischia di generare gravi conseguenze per il gruppo di gioco. I giocatori diventano dei meri burattini nelle mani di un master manipolativo o tirannico, sono senza libero arbitrio ed iniziano a pensare quale sia la cosa migliore da fare per compiacerlo, invece che vivere un’esperienza di gioco significativa. Molto spesso, questi gruppi di gioco, a meno che non siano composti da persone con stili di attaccamento nei confronti dei personaggi giocati o degli altri giocatori altamente patologici, si “rompono” dopo un crescendo di tensioni e risentimenti. In alcuni giochi, in netta contrapposizione con quanto affermato dalla regola Zero, si annuncia l’opposto: il master deve compiacere ed assecondare i giocatori durante l’esperienza di gioco. Il suo compito è di gestire il rapporto tra le regole di gioco e i giocatori al tavolo, senza intromettersi nella narrazione, di cui i giocatori sono assoluti protagonisti.

N.B.: La regola Zero e le considerazioni fatte in merito non sono valide per tutti i giochi di ruolo: ad esempio, i giochi masterless vi sono esclusi, in quanto tutte le persone al tavolo rivestono entrambi i ruoli.

Le opinioni a riguardo sono innumerevoli: voi cosa ne pensate?

Come gestite le criticità all’interno di un gruppo di gioco e le discussioni sulle meccaniche?

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