Perché i master lanciano i dadi dietro lo schermo?
Avete in mente quell’occasione in cui, da giocatori, avete compiuto un azzardo o un’azione rovinosa in gioco e il master deve compiere un tiro di dado per giudicarne le conseguenze?
Quanto avreste voluto vedere il risultato del dado prima che vi anticipasse il vostro fato! Peccato che quell’odioso schermo ve lo abbia impedito!
Da qui i frequenti quesiti: ma perché molti master tirano i dati dietro lo schermo (1.)? Bisogna fidarsi del risultato che proclamano (2.)? (1.) Molti master tirano dietro lo schermo per convenzione, altri perché sono consapevoli di molte questioni di gioco e di meccaniche spesso oscure ai giocatori, nonché delle caratteristiche e statistiche dei nemici. La motivazione principale, quindi, è di natura pratica.
Immaginatevi di stare affrontando dei mostri, ma di aver compiuto un tiro ai dadi rovinoso che non solo annulla la vostra azione in risposta al loro attacco, ma che vi espone ulteriormente al subire danni. Il master tira i suoi dadi dietro lo schermo per descrivervi l’entità della sfortuna che vi colpirà. Improvvisamente, un terremoto scuote la terra e voi vi salvate in corner, subendo meno danni del previsto.
Vi sareste emozionati o sorpresi ugualmente se il master avesse tirato davanti a voi i suoi dadi, anche di piu00f9 del previsto, facendovi intuire che stava per succedere dell’altro? Se aveste visto i valori dei suoi dadi non vi saresti messi a contare l’entità del danno subito e a confrontare i vostri calcoli con le sue parole?
Quindi, il master tira i dadi per delle cose che i giocatori non sanno che stanno succedendo. Qui si inserisce un’altra considerazione, incentrata sulla psicologia del giocatore: tutte le situazioni di cui non si hanno dati per conoscere il futuro aumentano la suspense del gioco e amplificano le emozioni dei giocatori. (2.) Bisogna fidarsi del master?
Il buon senso implica che, se ci si sta cimentando con un gruppo in un’esperienza di gioco, una buona regola è dare fiducia a tutte le persone coinvolte, master compreso, per poi valutare con il passare del tempo l’andamento delle sessioni. Il master dietro lo schermo può cambiare facilmente il punteggio del dado lanciato, ma non per questo questa evenienza va ritenuta ingiusta. L’onestà e il rispetto sono valori importantissimi che devono essere tenuti in altissima considerazione da tutte le persone coinvolte, ma ci sono occasioni eccezionali in cui non è possibile perseguirli.
Pensiamo, ad esempio, a quei giochi di ruolo caratterizzati da un elevato tasso di mortalità dei personaggi: capitano a volte dei casi in cui la maggior parte del party, per sfortuna ai dadi, riesce a far morire il proprio personaggio già nella prima parte della sessione. Allora, cosa si fa? Si passa altro tempo a fare altre schede personaggio (perché non sempre si ha un personaggio secondario alla mano) rischiando di annoiare i giocatori che speravano di continuare l’avventura? Il master può decidere di “imbrogliare” con i dadi per fare andare le cose meglio, salvando in questa situazione personaggi da morte certa e consentendo al gruppo di proseguire. Il master è un nemico o un alleato in gioco?
L’obiezione principe “ma così non è leale, perché i giocatori non vedono cosa tira il master!” si basa su un’ipotesi di partenza sbagliata, ossia credere che i personaggi giochino contro il master. In realtà, nella maggior parte dei casi, non è così. I master sono consapevoli che fungono un ruolo importante per garantire il divertimento al tavolo e per questo a volte si sacrificano per cercare di accontentare in tutti i modi i desideri del gruppo.
I master sono amici, conoscenti, membri del gruppo alla pari dei giocatori, ma con delle responsabilità in più rappresentano spesso un’autorità al tavolo che risponde delle cose che accadono in gioco. Per questo, molte persone ne approfittano per scaricargli/le responsabilità che non gli/le competono (come la risoluzione di conflitti personali con altri amici/giocatori presenti al tavolo). Inoltre, è sempre possibile che si inneschino conflitti aperti o taciuti tra il master ed il tipo di persona che tipicamente si pone in conflitto con le autorità per senso di sfida o ribellione. Quali sono le vostre esperienze personali? Scrivetele nei commenti!
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